domenica 25 aprile 2010

Oh Diogenes - 10, on omelette

Nota:per seguire il filo dei post Oh Diogenes bisogna andare in senso inverso, cioè partire da Oh Diogenes - 1. Se l’amore universale è impossibile per l’essere umano, finito, imperfetto, bisogna scegliere il nostro prossimo, correndo il rischio di dimenticare alcuni e compiangere altri. Ma quali non devono essere, a mio avviso, i criteri alla base di questa scelta? Ovvero, quali criteri ci portano in realtà a commettere azioni malvagie? Il primo di questi criteri è la ricerca del male minore, che almeno sul piano morale* mi sembra sempre dubbio, a dir poco. Un caso estremo e tremendo della logica del male minore è descritto da H. Arendt, a proposito di quelli ebrei che, durante la seconda guerra mondiale, accettarono le categorie privilegiate dei nazisti riguardo a chi poteva essere escluso o meno dai campi di sterminio: gli ebrei tedeschi e non gli ebrei polacchi, i veterani di guerra e non gli ebrei comuni, …. Per salvare alcuni, più prossimi di altri, altri vengono mandati a morire. Ecco la logica estrema del male minore. Per ritornare al caso specifico, così facendo quegli ebrei che individuavano l'eccezione riconoscevano nello stesso tempo la regola generale nazista. “Chi sceglie il male minore – dice la Arendt-dimentica rapidamente di aver scelto a favore del male”. Un grande adepto del male minore era Stalin, secondo il quale non si può fare la frittata senza rompere qualche uova. Banalizzazione, (finta) necessità sono qui all’opera per aiutarci a dimenticare che il male minore appunto sempre male è. Ma le uova che possono fare? Possono denunciare, dice la Arendt, che nel caso di cui sopra propone infatti la disobbedienza civile. Bisogna uscire dal falso dilemma. O come rispondeva Robert Pirsig a chi gli chiedeva quale delle due corna di un toro arrabbiato davanti a sé avrebbe scelto, si può rifiutare di entrare nell’arena, si può tirare la sabbia negli occhi del toro e anche cantargli una ninna nanna finché non si addormenta. * C’è un libricino bellissimo sul male minore – inteso sia sul piano morale che politico – di Eyal Weizman, Il Male Minore, edizioni Nottetempo. Una sua discussione sul tema, in inglese, si trova qui: http://roundtable.kein.org/node/802 AntoEnglish Note to the reader: if you want to follow the bla bla, it’s better to start from the beginning, from Oh Diogenes 1. If universal love is impossible for us, flawed and finite human beings, we need to choose our neighbour, forgetting someone, feeling sorry for other ones. What needn’t to be, however, the criteria of this choice? In other words, what are the selection criteria which will lead to commit evil actions? The lesser evil is, in my opinion, the first criterion to be eliminated at least on a moral level*. An extreme and horrific case of this logic is described by H. Arendt, with regard to those Jews who during the II World War accepted Nazi privileged categories on whom should or should not have been sent to the lager: Polish Jews and not German ones, common people and not veterans ,…. To save some, you let others be killed, that’s how the logic of the lesser evil works here. Coming back to Arendt’s case, those Jews precisely by finding exception were in fact recognising the Nazi principle. “Those who choose the lesser evil – Arendt commented - forget very quickly that they chose evil”. Another adept to the lesser evil was Stalin for whom “you cannot make an omelette without breaking some eggs”. Trivialisation, fake necessity are at place here to make us forget that lesser evil is evil anyway. So what should the eggs do? Eggs should speak up said H. Arendt, advocating in the case reported above civil disobedience. We need to exit the false dilemma. Or, as Robert Pirsig said when asked which horn he would choose in front of an angry bull, one “can refuse to enter the arena”, “throw sand in the bull’s eyes”, and “sing the bull to sleep”. * On this subject I like very much a book, unfortunately only in Italian, bu Eyal Weizman but you can find his thought on the lesser evil, on a political and moral level here: http://roundtable.kein.org/node/802.

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